SISTINA 57
IL PROGETTO
Europa

Un numero, una riflessione

No, non è il dato dell’inflazione in Italia, nell’Unione Europea o in America. E non è neanche una cifra che indica il PIL di qualche Paese. Si tratta semplicemente, e forse il semplicemente qui stona parecchio, dei milioni di euro che il capo di Total Energies Patrick Pouyanné ha stabilito come suo compenso per l’anno 2021, con un ritocco in aumento del 52% rispetto ai 3,9 milioni di euro percepiti nell’anno precedente.

Forse avvenimenti drammatici come la pandemia e la guerra in Europa hanno fatto perdere a molti il senso della misura, ma leggere il tweet del signor Pouyanné nel quale afferma di essere stufo delle critiche che sta ricevendo per un aumento che ho “solo” riportato i suoi emolumenti alla cifra ante Covid è veramente offensivo.

Lo è per chi lavora (non solo in Francia) e ha difficoltà ad arrivare alla fine del mese, lo è per chi un lavoro non ce l’ha (non solo in Francia), lo è per chi, come accade in Ucraina, rischia la vita sotto le bombe quotidianamente, lo è per tanti operatori sanitari che in tutto il mondo ogni giorno combattono il Covid per salvare vite umane e di certo non hanno stipendi neanche lontanamente paragonabili a quello del top manager francese.

E il confronto con gli stipendi degli altri top manager fatto da Pouyganné che a suo dire lo vede soccombente, dovrebbe solo servire a far riflettere queste figure sulla opportunità di mettersi una mano sul cuore e una sul portafoglio per provare, almeno parzialmente, a ridurre una forbice che con queste assurde distanze retributive rischia di rompersi. O no?



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